Zighinì

Spronata dall’acquisto di una boccetta di berberè alla fiera dell’artigianato, ieri sera ho cucinato lo zighinì, il tradizionale spezzatino piccante, originario del Corno d’Africa.

La ricetta mi è stata data da un amico eritreo, quando è tornato a casa. Prima me lo cucinava lui ed era spettacolare, ma anche seguendo le sue indicazioni non è venuta niente male.

Avvertenza:

Alcuni ingredienti non sono di facile reperibilità, li trovate solo nei negozi specializzati nelle grandi città, ma l’ostacolo è facilmente arginabile. Il Berberè è una miscela di spezie (¼ coriandolo ¼ noce moscata ½ peperoncino e un pizzico di sale) e potete prepararla anche a casa e riutilizzarla in altri piatti.
L’injera è un pane acido molto sottile che somiglia alle nostre piadine. In sostituzione vanno benissimo quelle, come ho utilizzato io.

Preparazione:
Soffriggete la cipolla tagliata sottile con un filo d’olio. Aggiungete un bicchiere d’acqua tiepida, una noce di burro e un cucchiaio di berberè (attenzione ad abbondare con questa spezia perché è molto forte).
Cuoci a fuoco medio 6/8 minuti.
Aggiungete la polpa di pomodoro e continuate la cottura a fiamma bassa per 20 minuti.
Aggiungete la carne, le patate in tocchetti molto piccoli e ½ cucchiaio di berberè. Date le caratteristiche di quest’ultimo non serve mettere sale.
Fate cuocere coperto ancora 1h mescolando di tanto in tanto.
A fine cottura la carne dovrà risultare tenerissima.
Servite sopra le injera -o le piadine- appena scaldate.
Ultima avvertenza: vietato usare le posate, se ci riuscite.

Giulia Gestri.

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